Giorgio Antinori, prima di studiare alla Scuola del Libro di Urbino, lavora dalla giovanissima età in officine meccaniche di riparazione, prendendo confidenza con i materiali e le tecniche di manutenzione; raccoglie residui delle mareggiate e li lavora per farne oggetti artistici. La confidenza con legni e pietre l’acquisisce lungo la spiaggia di Fano, sua città natale, apprezzando la povertà della materia e la propria, che lo spinge a cercare la strada per dire quell’indicibile che si porta dentro.
Spronato dal fratello, si iscrive alla Scuola del libro di Urbino, seguito da un abile maestro che ne individua le multiformi capacità. Diplomato, insegna Decorazioni pittoriche agli Istituti d’arte di Spoleto, poi di Ancona e infine di Fano, e inizia a partecipare a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero, con lavori che i critici subito apprezzano.
In Antinori si individua subito l’esigenza della libera ricerca e della sperimentazione, ma niente è improvvisato o approssimativo nel suo lavoro.
Numerose le mostre personali cui G. Antinori ha partecipato in Italia e all’estero fin dal 1970, presso gallerie di prestigio a: Pesaro, Milano, Bologna, Firenze, Bari, Venezia, Macerata, Terni, Rovereto, Urbino, Lecce; Issemburg, Rastatt, Fano… Hanno scritto di lui molti noti critici.