Angelo Frillici (Gualdo Tadino, 1934), a partire dagli anni ‘70-’80 esplora varie tecniche tra pittura e scultura con particolare attenzione alla lavorazione dell’argilla. In questi anni entra in contatto con artisti come Jannis Kounellis, Gino De Dominicis, Ugo Nespolo, aggiornandosi sulle ricerche più attuali. Ancor più, dal 1990 conosce Alberto Burri stabilendo con esso un forte legame e avendo l’occasione di seguirne da vicino la produzione artistica. A partire dal 2007 Frillici si rifugia nella campagna di Nocera Umbra, dove può concentrarsi esclusivamente sul suo lavoro. Intensifica la produzione di sculture in terracotta andando a prelevare l’argilla direttamente dai campi. Seguono varie mostre negli anni successivi a Foligno-Palazzo Trinci e Nocera Umbra, al Museo Archeologico. Nel 2022 a Fossato Di Vico, auditorium Chiesa di San Cristoforo, il critico d’arte Andrea Baffoni lo coinvolge per la mostra Era nostra. Dalla sua singolare esperienza artistica è stato tratto il documentario Angelo Frillici. La Terra Mia, diretto da Enrico Bellani e realizzato da Massimo Menghini.