Piera Legnaghi è nata nel 1945 a Verona dove vive e lavora. Opera nell’ambito della scultura concettuale usando materiali come l’acciaio, ferro ed altro, dalla piccola scultura alla grande dimensione per esterno. A partire dal 1970 ha partecipato a numerose personali e collettive in Italia, all’estero. Da ricordare nel 1977 l’installazione Strappo, lamiera carenata di ferro, tappeto erboso e cavi in acciaio, nel prato del Museo di Castelvecchio Verona, prima opera di land art in Italia. Fra le opere pubbliche recenti: “A Cuore Aperto”, Musei civici di Verona alla Tomba di Giulietta; “Slancio vitale”, Autobrennero, Verona nord; “Love me”, Podere la Torre, Schio, Vicenza; “Albedo” collezione Martello Rubini, Verona; “Escape” Hotel Bellevue San Lorenzo, Malcesine, “Underground2” uffici della Fincantieri Infrastructure, Valeggio sul Mincio. Nelle collezioni private in interno e esterno: collezione Paoletti Verona e Lago di Garda. Dal 2020 fa parte del gruppo di operatori visivi C.O.N.V.I.D. Inoltre ha elaborato negli anni il suo metodo di arte terapia, denominato “arte e creatività”, rivolto alle persone di qualsiasi età, per far emergere la creatività che è in ognuno di noi. Arte per il benessere. Fa parte dal 1999 al gruppo di studio-ricerca di pedagogia speciale con il prof. Franco Larocca, presso l’Università di Verona, insegnando in vari corsi per insegnanti di sostegno.

Scrive poesie: “A cuore aperto” finalista al Premio Montano nel 2002 ed. Pontenuovo. Partecipa a raccolte di poesie, curate da Bruno Mohorovic, Bertoni editore

Pubblica nel 2010 il libro “La stanza creativa” ed. Gemmaedicto e nel 2017 “L’arte cura” ed. Dell’Aurora.

Realizza gioielli dal 1970 piccole sculture da indossare in armonia con il corpo perché la sua ricerca principale è l’Armonia.